Il pensiero costante del non sapere fino in fondo di che cosa si tratti. L’ansia di non riuscire ad arrivare a fine mese. La paura del contatto con l’altro. L’angoscia di non riuscire a vedere all’orizzonte un termine d’arrivo per tutto questo. 

Questi sono i pensieri di persone comuni, uomini e donne che, in balia di una pandemia, devono portare avanti una casa o una famiglia, un negozio oppure un’azienda, e vivono costantemente con la preoccupazione di non riuscirci. Carichi e carichi di responsabilità che si sommano alla paura. 

Al di là del fattore economico, infatti, la responsabilità più grande risiede nel prendere tutte le precauzioni possibili per limitare e bloccare il contagio. Ancor di più se si tratta di un negozio o un’azienda: avere a che fare tutti i giorni con un andirivieni continuo di clienti o avere nella propria azienda dipendenti che quotidianamente eseguono i loro doveri, significa dover adottare, sul luogo di lavoro, un preciso protocollo di sicurezza sottoscritto dal Governo. 

“Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”: cosa prevede? 

L’obiettivo principale di questo protocollo, è quello di stabilire delle indicazioni operative comuni per tutti gli ambienti di lavoro, al fine di contrastare la diffusione dell’epidemia. Si tratta di vere e proprie misure precauzionali di contenimento da rispettare e mettere in atto quotidianamente e, talvolta, anche più volte al giorno, laddove non fosse possibile organizzare turnazioni, trasferte o SmartWorking. 

In questi casi, sussiste una rimodulazione della gestione aziendale basata esclusivamente sulla prevenzione: periodica sanificazione dell’azienda e limitazione dei contatti al minimo necessario. 

Sanificazione azienda: come agire al meglio per proteggere i propri dipendenti 

Ci sono dei precisi pilastri cardine che questo protocollo prevede affinché si limiti al massimo ogni possibilità di contagio, delle vere e proprie misure specifiche per il contenimento del COVID-19:

• «Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea». Prima di ogni ingresso, infatti, ogni dipendente dell’azienda (così come vale per ogni cliente che entra in un negozio) dovrà controllare la propria temperatura e assicurarsi che questa sia al di sotto dei 37,5°. In caso contrario, non gli sarà permesso l’ingresso. Laddove si necessiti di una rilevazione continua della temperatura, si consiglia di installare dei comodissimi termoscanner all’entrata, dispositivi ultra innovativi capaci anche di rilevare la presenza, o meno, delle mascherine antibatteriche sul volto. 

• «Assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura dicontenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale». A questo punto si ricollega quello sulle precauzioni igieniche personali, secondo il quale è necessario che i dipendenti dell'azienda adottino tutte le precauzioni igieniche individuali previste: in particolare, si dovranno indossare obbligatoriamente le mascherine antibatteriche in conformità alle indicazioni dell’autorità sanitaria e le mani devono essere igienizzate frequentemente attraverso dei mezzi detergenti personali o messi a disposizione dall’azienda. 

• «Siano incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali». L’azienda deve essere igienizzata e pulita giornalmente, in ogni singolo ambiente, nelle postazioni di lavoro e nelle aree comuni e di svago. In caso di persona positiva al virus all’interno della struttura, si procede con la sanificazione e ventilazione dell’azienda, seguendo un iter specifico in un’apposita circolare. 

A prescindere da ciò, occorre garantire comunque una pulizia fino alla fine dei turni. Si deve garantire la sanificazione periodica dell’azienda, in tutti i reparti e gli uffici, anche di tastiere, schermi e mouse del computer con adeguati detergenti. 

• «Si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni». Per quanto riguarda gli spazi comuni (spogliatoi, mense, distributori di snack, aree fumatori), il protocollo stabilisce che questi possono essere ancora frequentati purché vi sia una ventilazione continua degli stessi e che il tempo di sosta all'interno di tali spazi sia ridotto. Ovviamente sempre e solo mantenendo la distanza di 1 metro. Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con gli appositi detergenti anche, e soprattutto, di queste zone comuni e delle tastiere dei distributori di bevande e snack. 

E occuparsi di tutto si sa, è estenuante, soprattutto per chi deve pensare a gestire un'azienda intera. È per questo motivo che, in situazioni come queste, spicca il nome di Medisanshop. 

Con le sue proposte più innovative e appropriate, il suo obiettivo è finalizzato al rispetto del protocollo previsto dal Governo e al favorimento di una più correttasituazione di contenimento del virus. 

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