L’emergenza Coronavirus si è abbattuta sulla popolazione mondiale come un enorme tsunami: chi più chi meno, tutti ne sono stati colpiti e tutti si sono trovati costretti a far fronte ad una crisi senza alcun dubbio pesante da sostenere. 

Alcune categorie hanno potuto, e possono tuttora, usufruire di alcuni Bonus di settore: quelli per i lavoratori, quelli per le famiglie, quelli per la spesa, ad esempio. Tra tutti questi aiuti da parte dello Stato, però, non c’è un bonus specifico che il Governo abbia erogato esclusivamente per i soggetti disabili. 

Le uniche agevolazioni dedicate a questa categoria sono contenute (a livello generale), all’interno del  Decreto Legge Cura Italia, chiamato anche “decreto marzo” n.18 del 17 marzo 2020
In questo documento sono previste alcune agevolazioni quali, il prolungamento del congedo parentale, dei permessi a favore dei lavoratori disabili, nonché la possibilità di fruizione di bonus per sostenere spese finalizzate a servizi di baby-sitting.

Di queste, però, la maggior parte sono tutte misure attive durante il lockdown tra marzo e aprile, o prorogate fino a giugno, ma comunque ad oggi, tutte giunte al termine.
L’unica tuttora valida è quella riguardante il “Bonus Baby-Sitter”, insieme al “Bonus Taxi” o ad altri bonus previsti regionalmente. 


Bonus Baby-sitter

È un’agevolazione questa, che nasce dall’incompatibilità tra orari lavorativi dei genitori e chiusura delle scuole dei figli. A partire dal 5 marzo, fino al termine dell’anno 2020, il bonus è pensato, appunto, per tutti i genitori che, costretti ad andare ogni giorno a lavoro, hanno la preoccupazione di lasciare i propri figli a casa da soli e incustoditi (in quei casi di chiusura dei regolari servizi didattici).

Ad ogni nucleo familiare spetta una copertura delle spese pari e non oltre i 1.200 euro: il bonus prevede che questi soldi vengano erogati per prestazioni di assistenza e sorveglianza dei figli di età inferiore a 12 anni.
In questo caso, rientra nel nostro mirino d’interesse nel momento in cui, per i genitori con figli con disabilità, non si applica questo limite di età. 

Chi può richiedere il Bonus:

  • dipendenti privati;

  • dipendenti pubblici;

  • iscritti alla Gestione separata;

  • autonomi iscritti all’INPS;

  • autonomi iscritti alle rispettive casse di previdenza.

Bonus Taxi 

Dal momento che questa epidemia colpisce i più deboli, ci sono alcune categorie di popolazione più a rischio di contagio rispetto ad altre.
Tra queste rientrano gli anziani e i disabili

Per questo motivo il Governo, con l’articolo 200 bis del Decreto Rilancio, ha stanziato 5 milioni di euro (fino alla fine del 2020) affinché vengano introdotti i rimborsi parziali delle corse in taxi proprio per queste categorie più a rischio.
L’obiettivo è favorire gli spostamenti in auto evitando quelli con i mezzi pubblici, che sicuramente sono meno sicuri. 

Ogni singolo comune metterà a disposizione i fondi per tutti i nuclei familiari in cui vi siano soggetti disabili, e provvederà a coprire il 50% delle corse i cui spostamenti non dovranno superare i 20€ ciascuno. 


Regione Campania - Bonus Covid-19 disabili da 600 euro

L’unico a essere definito come vero e proprio “bonus disabili” è quello erogato dalla Regione Campania sotto forma di contributo una tantumEsso nasce dall’esigenza di provvedere a tutte quelle famiglie con bambini e ragazzi disabili che, durante il lockdown, non hanno potuto usufruire di alcun bonus. 

Per tutti loro, dunque, la Regione ha messo a disposizione un contributo una tantum di 600 euro, che verrà caricato direttamente sull’Iban fornito nella richiesta, previa approvazione.


Regione Lombardia - Incentivi per tecnologia a persone disabili o con DSA 

Durante il lockdown si è evidenziato ancor di più il divario tecnologico radicato nel nostro paese. È per questo che la Regione Lombardia ha proposto un contributo economico per incentivare l’acquisto di dispositivi/ausili tecnologicamente avanzati per disabili o giovani affetti da DSA. 

Questo incentivo è stato pensato non solo per migliorare la qualità di vita delle persone disabili e dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ma anche per estendere le loro abilità. 

In cosa consiste:

Questo incentivo consiste nel 70% di copertura della spesa (che deve essere minimo di 300€ e non deve superare i 16mila euro).

Quattro sono le aree di intervento, domotica, informatica, mobilità e altri ausili simili, e devono essere acquistati secondo i seguenti limiti:

  • PC da tavolo o tablet comprensivi di software specifici e periferiche, contributo massimo erogabile 400 euro. E per sostenere smartphone e tablet, per esempio quando si è in carrozzina, esistono dei comodi supporti che permettono di goderseli tranquillamente e senza troppi sforzi; 

  • Laptop comprensivo di software specifici e periferiche 600 euro; 

  • Apparecchi acustici riconducibili: erogazione massima di 2.000 euro; 

  • Strumenti di adattamento dell’autoveicolo, per un massimo erogabile di 5.000 euro. 

Per richiederlo:

Per presentare la domanda di partecipazione, deve essere consultata esclusivamente la piattaforma informativa Bandi online della Regione. 

Come si è visto, nonostante il Governo non abbia erogato un vero e proprio Bonus per le persone affette da disabilità, ogni Regione sta agendo ugualmente per provvedere alle loro necessità e soddisfare i loro bisogni. Consiglio dunque di controllare sul sito della vostra regione di riferimento, per trovare l’agevolazione più utile alle vostre esigenze.