Come occuparsi di un anziano o di un disabile nel modo più semplice e pratico possibile?

In risposta a questa domanda subentrano gli elevatori per disabili, dei dispositivi di sollevamento che, grazie al loro sistema di verticalizzazione dei movimenti e degli spostamenti, rendono meno difficoltoso (fisicamente parlando) aiutare le persone con scarse capacità motorie.

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Se lo scopo è progettare e organizzare gli spazi su misura di un anziano o un disabile, dispositivi di sollevamento come questi possono essere fondamentali per due motivi. Non solo per il disabile in sé che deve effettuare i movimenti in tutta sicurezza, ma anche per il caregiver che lo assiste, per evitare che possa fare movimenti scorretti tali da portare a dolori o infiammazioni. 

Gli elevatori per disabili, quindi, sono un vero e proprio ausilio per favorire quei movimenti nella verticalizzazione che un disabile non riuscirebbe a fare, come per esempio stendersi o mettersi seduto; per garantirgli un’igiene personale adeguata e per limitare gli sforzi di chi li assiste.

Tra i dispositivi di sollevamento ne esistono due tipologie differenti: il sollevatore elettrico per disabili e il sollevatore idraulico per disabili. Entrambi con la stessa funzione ma con meccanismi differenti. Andiamo a scoprirne la differenza.

Elevatori per disabili: quale scegliere tra sollevatore elettrico e idraulico?

All’inizio venivano utilizzati i sollevatori manuali per disabili, ad oggi invece sono stati trovati altri metodi che fungono sempre da verticalizzatori per disabili ma con nuove tecnologie. 

  • Sollevatore elettrico per disabili. Zero sforzi e massima sicurezza se si sceglie il sollevatore elettrico per disabili! Questa tipologia viene azionata elettricamente da un motore a batterie, dopodiché funziona automaticamente. Tramite l’uso di un telecomando, o direttamente dalla console di comando, si potrà gestire qualsiasi movimento di sollevamento e riposizionamento, senza effettuare il minimo sforzo.
  • Sollevatore idraulico per disabili. A differenza del primo tipo, i sollevatori idraulici si azionano manualmente attraverso una leva collegata a un meccanismo a pompa idraulica, quindi senza corrente elettrica. Solitamente sono composti da una struttura in acciaio o alluminio, con 4 ruote alla base per gli spostamenti, due delle quali che permettono di bloccare il dispositivo. 

Quel che resta da considerare è che entrambi posseggono rigorosamente l’imbracatura per i sollevatori dei disabili ma la seconda tipologia, tra le due, comporta ugualmente qualche sforzo fisico per azionare la leva idraulica, mentre il primo no.

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