In un periodo come quello natalizio si sa, la gioia delle feste è direttamente proporzionale all’accumulo del chiletto di troppo. Sarà per questo che dopo il periodo delle luci e delle abboffate tutti, chi più chi meno, cerchiamo il metodo miracoloso che, senza troppa sofferenza e nel minor tempo possibile, possa far scomparire la nostra nuova coinquilina addominale. 

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di elettrostimolazione per dimagrire ma è davvero efficace come dicono? Scopriamolo insieme. 

Elettrostimolazione cos’è e come funziona? 

Il concetto alla base di questa vera e propria metodica fisioterapica è quello di stimolare le contrazioni muscolari tramite l’azione di impulsi elettrici ben precisi e mirati. Questi, infatti, vengono rilasciati attraverso degli elettrodi che collegano la zona del corpo interessata al campo magnetico generato dall’elettrostimolatore. 

A cosa serve?  

Con questa tecnica nata negli anni ‘70, in pratica, viene stimolata la contrazione muscolare ai fini:  

- Riabilitativi e fisioterapici (effetto antalgico, antinfiammatorio e recupero delle atrofie  muscolare); 

- Estetici (dimagrimento, linfodrenaggio); 

- Sportivi (recupero muscolare, allenamento atletico).  

Nel nostro caso, è l’obiettivo estetico quello che ci interessa analizzare più nello specifico. 

Si può usare l’elettrostimolazione per dimagrire? Questo trattamento aiuta davvero a  perdere peso?  

Vediamo insieme qual è la verità e come fare per avere un fisico perfetto. 

Per chi volesse agire più direttamente sul sistema circolatorio e linfatico, potrebbe interessare  anche: “Macchinario per pressoterapia: guida all’utilizzo e all’acquisto”. 

Elettrostimolazione per dimagrire: cosa c’è di vero? 

Come appena anticipato, il nostro focus si sofferma sull’utilizzo che si può fare  dell’elettrostimolatore in ambito estetico. In questo settore, nonostante l’elettrostimolazione dell’addome sia una pratica molto richiesta e  usata, non sempre la persona interessata viene informata ad hoc. Così come vale per il binomio  elettrostimolazione - cellulite, infatti, più che per dimagrire, l’elettrostimolazione ha una funzione rassodante.  

Attraverso una cintura (o fascia) addominale elastica indossata sulla zona da trattare, vengono  rilasciati gli impulsi elettrici che attivano la loro funzione rassodante per combattere gli inestetismi dell’adipe. In pratica, quando si dice che l’elettrostimolazione serve per dimagrire, si intende che la  contrazione muscolare, favorisce la tonicità, il drenaggio dei liquidi e la lipolisi.  

Trattamenti di elettrostimolazione specifici 

Cosa si può fare quindi con un elettrostimolatore? La verità è antica come la luce: per  dimagrire davvero, gli unici due modi realmente efficaci sono mangiare sano e fare attività fisica. Nulla di più. 

Sta di fatto che, scegliere di abbinare un trattamento di elettrostimolazione per dimagrire nel momento in cui già si abbiano delle corrette abitudini salutari di base, possa essere la ciliegina  sulla torta. Infatti, il consiglio sarebbe associare l’elettrostimolazione al vostro allenamento regolare: il trattamento da sé non aiuta a dimagrire ma associato all’attività fisica può apportare dei risultati  invidiabili.  

Ovviamente, la maggior parte dei più recenti elettrostimolatori hanno numerosi programmi diversi,  a seconda del risultato che si vuole raggiungere e della zona da trattare. Oltre al programma da usare durante l’allenamento per migliorarne i risultati, infatti, ci sono  programmi dedicati al rassodamento, alla resistenza o al drenaggio dei liquidi in eccesso.  

Da questo ne deriva la risposta a tutto il nostro approfondimento: l’elettrostimolazione per  dimagrire da sola non serve, non può essere considerata un sostituto dello sport, ma altresì, un valido alleato.  

Controindicazioni dell’elettrostimolazione: quando è sconsigliata? 

Fermo restando che il trattamento dell’elettrostimolazione, così come qualsiasi trattamento che  agisce sul nostro corpo, necessita di un parere medico, o quantomeno esperto.  

Proprio perché potrebbero presentarsi degli effetti collaterali non previsti, è bene elencare alcune controindicazioni:  

1. Portatori di pacemaker 

2. Gestanti 

3. Pazienti affetti da neoplasie 

4. Pazienti affetti da epilessia 

5. Ferite aperte 

6. Capillari fragili 

7. Non applicare gli elettrodi in prossimità di protesi metalliche, o in presenza di infezioni, flebiti e tromboflebiti. 

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